Nuova Riveduta:

Romani 4:3

infatti, che dice la Scrittura? «Abraamo credette a Dio e ciò gli fu messo in conto come giustizia».

C.E.I.:

Romani 4:3

Ora, che cosa dice la Scrittura? Abramo ebbe fede in Dio e ciò gli fu accreditato come giustizia.

Nuova Diodati:

Romani 4:3

Infatti, che dice la Scrittura? «Or Abrahamo credette a Dio e ciò gli fu imputato a giustizia».

Riveduta 2020:

Romani 4:3

Abraamo credette a Dio, e ciò gli fu messo in conto come giustizia”.

La Parola è Vita:

Romani 4:3

Perché le Scritture ci dicono: «Abramo ebbe fede in Dio, e fu per questo che Dio lo dichiarò giusto».

La Parola è Vita
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Riveduta:

Romani 4:3

Or Abramo credette a Dio, e ciò gli fu messo in conto di giustizia.

Ricciotti:

Romani 4:3

Che dice la Scrittura? «Abramo credette in Dio, e ciò gli fu calcolato a giustizia».

Tintori:

Romani 4:3

Infatti che dice la Scrittura? «Abramo credette a Dio, e gli fu imputato a giustizia».

Martini:

Romani 4:3

Imperocché cosa dice la Scrittura? Abramo credette a Dio: e fugli imputato a giustizia.

Diodati:

Romani 4:3

Imperocchè, che dice la scrittura? Or Abrahamo credette a Dio, e ciò gli fu imputato a giustizia.

Commentario abbreviato:

Romani 4:3

Capitolo 4

La dottrina della giustificazione per fede è dimostrata dal caso di Abramo Rom 4:1-12

Ha ricevuto la promessa attraverso la giustizia della fede Rom 4:13-22

E siamo giustificati nello stesso modo di credere Rom 4:23-25

Versetti 1-12

Per venire incontro alle opinioni dei Giudei, l'apostolo fa innanzitutto riferimento all'esempio di Abramo, di cui i Giudei si gloriavano come del loro più rinomato capostipite. Per quanto esaltato sotto vari aspetti, egli non aveva nulla di cui vantarsi al cospetto di Dio, essendo salvato per grazia, mediante la fede, come gli altri. Senza contare gli anni trascorsi prima della sua chiamata e i fallimenti, a volte, nella sua obbedienza e persino nella sua fede, la Scrittura dice espressamente che "credette a Dio e gli fu riconosciuto come giustizia" (Gen 15:6). Da questo esempio si osserva che, se un uomo potesse operare in tutta la misura richiesta dalla legge, la ricompensa dovrebbe essere calcolata come un debito, cosa che evidentemente non avvenne nemmeno nel caso di Abramo, visto che la fede gli fu computata come giustizia. Quando i credenti sono giustificati per fede, "la loro fede viene computata come giustizia", la loro fede non li giustifica come una parte, piccola o grande, della loro giustizia, ma come il mezzo stabilito per unirli a Colui che ha scelto come nome con cui sarà chiamato "il Signore nostro Giusto". Il popolo perdonato è l'unico popolo benedetto. Dalle Scritture risulta chiaramente che Abramo fu giustificato diversi anni prima della sua circoncisione. È quindi evidente che questo rito non era necessario per la giustificazione. Era un segno della corruzione originale della natura umana. E si trattava di un segno che era anche un sigillo esteriore, destinato non solo a confermare le promesse di Dio a lui e alla sua discendenza, e il loro obbligo di essere del Signore, ma anche ad assicurargli di essere già un reale partecipante della giustizia della fede. Così Abramo fu il capostipite spirituale di tutti i credenti, che camminarono sull'esempio della sua fede obbediente. Il sigillo dello Spirito Santo nella nostra santificazione, che ci rende nuove creature, è l'evidenza interiore della giustizia della fede.

Riferimenti incrociati:

Romani 4:3

Rom 9:17; 10:11; 11:2; Is 8:20; Mar 12:10; Giac 4:5; 2P 1:20,21
Ge 15:6; Ga 3:6-8; Giac 2:23
Rom 4:5,9,11,22-25; Sal 106:31

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